Ai Mondiali 3D brillano l’Italia e il Piemonte
L’Italia si conferma ancora una volta come la Nazione da battere nella divisione 3D, conquistando ben 14 medaglie (6 ori, 3 argenti e 5 bronzi).
Numerosa la presenza di arcieri Piemontesi chiamata a difendere la maglia azzurra: erano infatti 6 gli arcieri regionali in gara a Terni, che a distanza di sette anni ha ospitato nuovamente la massima competizione internazionale che ha incoronato i Campioni del Mondo 2022.
Alla fine dell’evento i Piemontesi contribuiscono e tornano a casa con 7 medaglie totali.
Marco Bruno (Arcieri Iuvenilia) aveva chiuso la qualifica in quinta posizione nel compound maschile, migliore degli azzurri, con 976 punti. Al termine dei gironi eliminatori conquista un posto in semifinale dove viene battuto dall’austriaco Nico Wiener solamente alle frecce di spareggio: l’11 dell’avversario è più vicino al centro di quello del torinese. Il riscatto arriva però nella finalina dove si impone 43-41 sull’altro austriaco Klaus Bitterman, conquistando così il bronzo individuale.
Nella gara a squadre (tutta piemontese), con Marco Bruno, Giuliano Faletti (Arcieri delle Alpi) e Giuseppe Seimandi (Fiamme Azzurre/Arcieri delle Alpi), ottengono il terzo posto in qualifica. Nei quarti di finale il trio azzurro batte 115-107 la Svezia e domina la semifinale contro la Danimarca 117-99 conquistando così un posto in finale. Anche la Spagna deve però arrendersi ai nuovi campioni del mondo che si impongono 117-107.
Il duo torinese composto da Marco Bruno e Irene Franchini (Fiamme Azzurre/Arcieri delle Alpi), che aveva chiuso la qualifica in seconda posizione, accede alla finale compound mixedteam dopo aver battuto la Francia 85-83, e si mette al collo il metallo più prezioso regolando l’Austria 84-80. La coppia azzurra è campione del mondo!
Irene Franchini si ferma invece ai piedi del podio nel compound femminile individuale. Aveva chiuso in prima posizione la qualifica (967 punti), accedendo direttamente in semifinale dove le frecce di spareggio premiano la svedese Ida Karlsson (10-5). Anche nella finalina ha la meglio l’austriaca Ingrid Ronacher 34-30.
Per Giuseppe Seimandi ci sono altri due bronzi. Nella gara arco nudo mixedteam, in coppia con Cinzia Noziglia, ottengono la prima posizione in qualifica, ma si arrendono in semifinale alla Svezia (70-72). La finalina per il bronzo però li vede protagonisti della vittoria sugli Stati Uniti 79-72.
Nella gara individuale, la seconda posizione al termine della qualifica (887 punti) permette al torinese di accedere direttamente alla semifinale, evitando i gironi eliminatori, dove però viene fermato dal canadese William Melnik (37-40). Ancora una volta è però la finalina la svolta: 39-33 si impone sullo statunitense Daniel Colloms.
Nel longbow, la coppia mixedteam piemontese formata da Giulia Barbaro (Arcieri I Gatti) e Giuliano Faletti si mette al collo la medaglia d’argento. Primi al termine della qualifica, si impongono 53-50 sull’Argentina in semifinale, per poi cedere alle frecce della Spagna 71-63.
L’ultimo titolo mondiale lo conquista proprio Giuliano Faletti nel longbow maschile. Quarto al termine della qualifica con 745 punti, conquista la semifinale dopo i gironi eliminatori, dove batte lo statunitense Shiloh Butts 36-31. La finale contro il transalpino Guillaume Quetel vede l’azzurro imporsi 28-26 e mettersi al collo la medaglia d’oro.
Medaglia di legno per Giulia Barbaro, anche per lei la prima posizione in qualifica (653 punti). La semifinale è un derby azzurro dove ad avere la meglio è la compagna Iuana Bassi 29-26. Nella finalina si impone l’unica atleta delle quattro semifinaliste non italiana: l’argentina Martina Noale vince 21-18.
Marco Abagnale (Comp. Arcieri del Dahu) chiude la sua gara nel compound maschile in diciannovesima posizione finale, dopo aver ottenuto la ventesima in qualifica (944 punti), uscendo di scena nei giorni eliminatori.
Dopo un weekend di riposo, gli arcieri del 3D saranno nuovamente protagonisti ai Campionati Italiani che si volgeranno dal 23 al 25 settembre in Sardegna a San Vero Milis (OR).
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